fbpx

Luna, stiamo tornando… più belli che mai

Dopo il lancio di Artemis I, altre due tappe fondamentali per il ritorno umano sulla Luna sono state raggiunte: il 15 marzo scorso sono state presentate le nuove tute spaziali per attività extraveicolari e il 3 aprile la NASA ha reso noti i nomi dei membri dell’equipaggio della prossima missione lunare, Artemis II.

di Andrea Castelli

Luna, stiamo tornando… più belli che mai Artemis II, Associazione LOfficina, AxEMU, Civico Planetario Ulrico Hoepli, luna, news LOfficina, news spazio, Orion, polo sud luna, SLS

Il prototipo della nuova tuta lunare AxEMU. Credits: ANSA..

La moda è ciclica, ma i grandi classici non tramontano mai, si rinnovano solo. Una regola che pare essere universale: a più di cinquant’anni di distanza dall’ultimo “red carpet” di Cernan e Schmitt con indosso la A7L, anche le tute dei prossimi astronauti lunari cambiano look.
Lo scorso 15 marzo, l’azienda statunitense Axiom Space ha presentato al “Moon 2 Mars Festival” di Houston le tute che l’equipaggio della missione NASA Artemis III indosserà per tornare a calcare il palcoscenico più ambito: il suolo lunare. Il “dress code” per lassù prevede per forza il bianco, anche se il prototipo di AxEmu (Axiom Extravehicular Mobility Unit) presentato da Axiom è stato appositamente rivestito da uno strato grigio antracite – disegnato in collaborazione con Esther Marquis, la costumista della serie di Apple TV+ “For All Mankind” – per non rivelare alla stampa il design proprietario della tuta. Proprio come per i tennisti a Wimbledon, il bianco è dunque d’obbligo, sebbene sulla Luna, più che essere eleganti e non mostrare imbarazzanti chiazze di sudore, conti rimanere vivi; il nostro satellite naturale è un ambiente particolarmente ostile, caratterizzato da temperature estreme da entrambi i lati del termometro e riflettere con efficienza la luce solare diretta è fondamentale. Colore a parte, le tute di nuova generazione saranno modulari e unisex, leggere, più resistenti alla fine polvere lunare e alle radiazioni solari, più flessibili per consentire una maggiore mobilità agli astronauti, che le indosseranno accedendo autonomamente dal retro, tramite un portello collocato sotto al PLSS (portable life support system), senza quindi essere aiutati da un compagno. Inoltre, le AxEmu saranno dotate di strumentazione all’avanguardia, con tanto di luci e telecamere ad alta definizione sul casco per poter vedere anche da Terra ciò che fa l’astronauta, e saranno interessate da importanti migliorie tecnologiche nei sistemi di supporto vitale. Tutto questo consentirà di ampliare le possibilità di esplorazione e le nostre conoscenze dell’ambiente selenico.
Dopo il successo della missione test Artemis I, lanciata il 16 novembre 2022, la strada per riportare degli esseri umani sulla Luna è definitivamente aperta. Con lo storico annuncio del 3 aprile 2023, la NASA ha reso noto i nomi dei quattro astronauti (tre americani e un canadese) che, secondo i piani, a novembre del 2024 prenderanno parte alla missione Artemis II: Christina Koch (specialista di missione, classe 1979), Jeremy Hansen (specialista di missione, classe 1976), Victor J. Glover (pilota, classe 1976) e Reid Wiseman (comandante, classe 1975). Come fecero molto tempo prima i loro colleghi di Apollo 8, i quattro prescelti orbiteranno attorno al nostro satellite senza però scendere sulla sua superficie. Questo avverrà invece nel corso della missione Artemis III, prevista per la fine del 2025 o l’inizio del 2026, quando la prima donna della storia e il primo uomo di colore cammineranno nella regione del polo sud lunare, un luogo estremo ma scientificamente molto interessante, indossando proprio le tute AxEmu per le loro attività extraveicolari.
Artemis III segnerà uno spartiacque rispetto alle esplorazioni spaziali del passato, poiché inizierà a rendere concreto un futuro in cui gli esseri umani proveranno per la prima volta a vivere lontano dal loro pianeta natale, potendo raggiungere la Luna grazie a missioni di esplorazione spaziale sempre più frequenti. E chissà che un giorno un essere umano possa spingersi fino a Marte.

Translate »