Perché c’è qualcosa invece del nulla? Questa domanda non è solo filosofica, ma prettamente fisica, e non ha ancora ricevuto una risposta chiara. All’inizio del tempo, appena dopo il Big Bang, le energie dei fotoni della radiazione erano colossali. A quei tempi gli scontri tra fotoni erano molto frequenti, e per ogni scontro si generavano una particella e la sua anti-particella, di massa uguale ma di carica contraria. Subito dopo la particella si poteva scontrare con la sua anti-particella, e generare due fotoni. Se a quei tempi ci fosse stata completa simmetria tra materia e anti-materia, ora l’Universo dovrebbe pieno di fotoni, senza particelle. Per fortuna non è andata così, ma perché?
Gabriele Ghisellini:
dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, lavora presso l’Osservatorio di Brera e si occupa di astrofisica delle alte energie: getti relativistici, gamma ray bursts e buchi neri di grande massa. È autore di più di 350 pubblicazioni su riviste internazionali con referee. È autore dei seguenti libri di divulgazione scientifica editi dalla casa editrice Hoepli: “E luce fu” e “Astrofisica per curiosi”.