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14/09/2023 – FASCIA DEGLI ASTEROIDI: PIÙ MISTERI CHE CERTEZZE.
Le grandi scoperte della missione Dawn

Attualmente si conoscono circa 2 milioni di oggetti rocciosi con dimensioni superiori al Kilometro situati tra Marte e Giove. La massa globale è comunque abbastanza ridotta, paragonabile a quella della Luna. Per la maggior parte, questa massa è compresa nei tre componenti maggiori: Cerere, Vesta e Pallade. Si conoscono circa 300 asteroidi con uno o più satelliti e ci sono molte discussione su come si possano essere formati sistemi stabili in oggetti aventi gravità così bassa. Per ragioni non completamente comprese, la composizione degli asteroidi principali dipende dalla loro distanza dal Sole: i più vicini sono rocciosi, poi vengono gli asteroidi metallici e infine quelli che contengono carbonio. In ogni caso, a causa delle masse ridotte, la composizione è indifferenziata: gli asteroidi quindi sono un’immagine molto importante del Sistema Solare primordiale.
Fu probabilmente la grande massa di Giove ad impedire loro di diventare un vero e proprio pianeta, un fenomeno che si sta osservando anche in alcuni giovani eso-pianeti in formazione. I primi suggestivi ‘paesaggi’ ravvicinati furono realizzati dalla sonda Galileo su Gaspra (ottobre 1991) e Ida (agosto 1993). L’osservazione di Ida portò anche alla prima clamorosa scoperta di un piccolo satellite, Dattilo. Toccò invece alla sonda NEAR mandarci immagini mozzafiato di Matilde, il primo scurissimo asteroide carbonioso visto da vicino.
Non c’è dubbio, però, che il massimo contributo alla conoscenza degli asteroidi ci è stato fornito dalla storica missione DAWN, che orbitò per un anno attorno a Vesta e per tre anni attorno a Cerere. Come abbia fatto un oggetto come Cerere a finire nella fascia degli asteroidi è attualmente uno dei massimi misteri della scienza planetaria.

Cesare Guaita:

laurea in Chimica con specializzazione in Chimica organica e Chimica macromolecolare. Esperto di Cosmochimica e Planetologia, ha pubblicato, su riviste divulgative e professionali, centinaia di articoli su questi temi, con particolare riferimento alle connessioni chimico-geologiche di una moltitudine di fenomeni planetari ed astrofisici. Collabora con giornali e riviste e reti televisive pubbliche e private. È Presidente e fondatore (anno 1974) del G.A.T., (Gruppo Astronomico Tradatese) e da oltre 25 anni è conferenziere del Planetario di Milano. È autore del libro L’esplorazione delle comete edito da Hoepli.

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