La sonda New Horizons, nota per aver sorvolato il pianeta nano Plutone ormai tre anni fa, è in procinto di raggiungere il planetoide 2014 MU69, recentemente ribattezzato “Ultima Thule”: nome che significa “oltre i confini del mondo conosciuto”.
Image credit: NASA
Scoperto il 26 giugno 2014 dal Telescopio Spaziale Hubble, Ultima Thule si trova alla distanza di ben 43,3 unità astronomiche (6,5 miliardi di km) e si stima che le sue dimensioni siano inferiori a 50 km. Grazie a una occultazione stellare, osservata il 17 luglio 2017 nel cielo della Patagonia argentina, abbiamo anche un identikit più definito dell’oggetto celeste: Ultima Thule sembra avere una forma binaria, forse accompagnata da un piccolo satellite.
L’assegnazione del nome a questo oggetto appartenente alla Fascia di Kuiper (Kbo), è avvenuta dopo una campagna promossa dalla NASA, che ha visto la partecipazione di oltre 100 mila appassionati di tutto il mondo. Il nickname Ultima Thule è stato il più votato tra le 39 mila proposte, probabilmente perché nell’immaginario collettivo 2014MU69 simboleggia un luogo estremamente lontano. In effetti, il sorvolo che la New Horizons si accinge a compiere è da record: al momento del fly-by con Ultima Thule, la sonda realizzerà la più lontana esplorazione di un corpo celeste mai effettuata prima. Target che la sonda raggiungerà giusto in tempo per festeggiare il capodanno 2019 alle 6:33 ore italiane.
Ultima Thule diventerà l’oggetto celeste più lontano mai esplorato, anche se in realtà ci siamo già spinti a distanze maggiori con le Voyager 1 e 2: le due sonde gemelle sono ancora in viaggio e si trovano rispettivamente a 21 miliardi e a 17 miliardi di chilometri dalla Terra. Furono lanciate nel lontano 1977 con l’obiettivo di studiare i giganti gassosi del Sistema Solare. La loro missione, oggi, non è più quella di esplorare mondi distanti, ma di viaggiare il più lontano possibile dalla Terra.
Il fly-by della New Horizons intorno a Ultima Thule, oltre a segnare dei record, contribuirà a rivelare informazioni importanti sull’origine del Sistema Solare. Infatti, gli oggetti celesti appartenenti alla fascia di Kuiper, grazie all’enorme distanza dal Sole, risultano ghiacciati e quindi rappresentano un campione ben conservato di ciò che rimane delle fasi iniziali di formazione dei pianeti.
Per questo storico sorvolo a circa 3500 Km da 2014MU69-Ultima Thule, Associazione LOfficina dedicherà due serate ospitando il Dott. Cesare Guaita, esperto di planetologia:
• 18 dicembre alle ore 21: PRIMO VIAGGIO AL DI LA’ DI PLUTONE. Grande attesa per l’ormai vicinissimo incontro della New Horizons con la misteriosa Ultima Thule.
• 29 gennaio alle ore21.00: IN DIRETTA DALLA FASCIA DI KUIPER. Capodanno 2019: da New Horizons primo incontro ravvicinato con un oggetto al di là di Plutone!