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Una cometa per Natale

Quest’anno ad accrescere l’atmosfera natalizia sarà la presenza di un astro chiomato visibile a occhio nudo in luoghi bui, lontani dai centri urbani: la cometa 46P/Wirtanen.

di Alessia Cassetti

Una cometa per Natale 46P/Wirtanen, Alessia Cassetti, Civico Planetario Ulrico Hoepli, cometa Natale, lofficina del planetarioImmagine storica della cometa Hale-Bopp del 1997. Credits NASA

Scoperta nel 1948 dall’astronomo Carl A. Wirtanen, da cui prende il nome, questa cometa viene definita di corto periodo: impiega 5,44 anni a completare la sua orbita intorno al Sole. Le sue dimensioni sono relativamente modeste se paragonate alla cometa storica di Halley o alla Hale-Bopp: il nucleo della 46P/Wirtanen ha un diametro di circa 1.2 Km. Appartiene alla famiglia delle comete gioviane, ovvero quelle comete che, oltre a possedere un breve periodo, risentono della gravità di Giove, il pianeta più grande del nostro Sistema Solare, che ne condiziona il movimento intorno al Sole. Esistono comete che invece sono di lungo periodo, come la cometa di Halley che ogni 76 anni torna a essere visibile dalla Terra: il prossimo passaggio sarà nel 2061.
Attualmente 46P/Wirtanen si trova a circa 21 milioni di chilometri dalla Terra ed è già visibile a occhio nudo, ma la sua osservazione non è facile: infatti, la sua posizione nel cielo, alle nostre latitudini, è ancora bassa sull’orizzonte. Si trova nei pressi della costellazione della Fornace e, a causa della sua attuale bassa luminosità, è necessario recarsi lontano dai centri urbani per ovviare al problema dell’inquinamento luminoso. Con il passare dei giorni però sarà sempre più alta nel cielo e sempre più appariscente. Presto la sua luminosità aumenterà fino a renderla visibile a chiunque, ma sempre lontano dalle luci della città.
Il prossimo 12 dicembre, infatti, la cometa raggiungerà il suo perielio, il punto più vicino al Sole lungo la sua orbita, mentre il 16 dello stesso mese si troverà a passare a soli 11,5 milioni di chilometri di distanza dalla Terra, davvero poco in termini astronomici. In quei giorni darà il meglio di sé sia per la sua posizione nel cielo, ma anche e soprattutto in termini di luminosità: se rispetterà le predizioni, aumenterà fino a meritarsi il suo soprannome “natalizio”.
Dove guardare nel cielo? Nei giorni tra il 12 e il 16 dicembre la cometa si troverà vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi. Sarà questo il periodo migliore per osservarla, in prima serata ben alta sull’orizzonte est, meglio se con un piccolo binocolo o telescopio. A occhio nudo la Wirtanen sarà percepibile come un tenue batuffolo di luce, a patto di osservare da luoghi bui e senza inquinamento luminoso. La luce della Luna non disturberà più di tanto le osservazioni, perché il primo quarto si avrà il 15 dicembre e la Luna piena solo il 22 dicembre. Purtroppo, non sarà visibile con la classica coda luminosa delle comete perché essa sarà nascosta, per pura sfortuna, dalla chioma del corpo celeste.
Curiosamente, questa cometa era già nota a coloro che hanno seguito la storica missione dell’Agenzia Spaziale Europea Rosetta il cui obiettivo è stato lo studio della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Infatti, in origine doveva essere la cometa 46/PWirtanen l’oggetto da raggiungere con il lancio della sonda previsto per il 12 gennaio 2003. Purtroppo, il razzo Ariane 5 fallì il lancio dell’11 dicembre 2002. Questo insuccesso portò a un ritardo nel lancio di Rosetta, che fu effettuato solo il 2 marzo 2004. La missione non venne indirizzata verso la Wirtanen perché la finestra di lancio era chiusa e si optò per la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, raggiunta con successo nell’agosto 2014.
Ora non ci resta che incrociare le dita affinché la cometa “natalizia” rispetti le nostre aspettative: nel 2013 avevamo sperato nella cometa ISON, che però si è disintegrata passando vicino al Sole.

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