L’esplorazione della Luna, ripresa in questi anni dopo che era passato mezzo secolo dall’ultima discesa umana (Apollo 17, Dicembre 1972) ci sta mostrando un corpo completamente differente da quanto si era pensato in precedenza. Per due ragioni fondamentali: la prima è il notevole impegno della Cina, con tutta una serie di missioni Chang’e dedicate; la seconda è il riesame analitico e geologico delle rocce lunari portate a Terra dalle missioni Apollo, con strumentazioni di ultima generazione che 50 anni fa non erano neanche immaginabili. Grande merito dei cinesi (Chang’e 5) è quello di aver riportato a Terra (16 Dicembre 2020) in modo automatico quasi 2 kg di materiale lunare che, prelevato nei pressi dell’enigmatico vulcano Rümker (Oceano delle Tempeste), si è rivelato estremamente ‘giovane’ dal punto di vista geologico. Non meno importante, la deposizione di un rover tuttora in attività (Chang’4 + Yutu-2) sulla faccia nascosta della Luna, all’interno del Bacino Aiken (3 Gennaio 2019). Entrambe queste missioni hanno dimostrato che la Luna è tutt’altro che un corpo morto: tanto è vero che il riesame accurato, con moderni metodi statistici, dei dati acquisiti dai sismografi delle missioni Apollo ha chiarito che la Luna è sede di terremoti anche intensi, probabilmente dovuti al raffreddamento di un nucleo interno ancora parzialmente fuso. E ci sono indizi che, per azione di marea, la Luna influisca anche su certi terremoti terrestri! A tutto questo si aggiunge una scoperta ritenuta ‘impossibile’ a priori, ma confermata da parecchie sonde orbitali (NASA, ESA, India): quella della presenza di ghiaccio ai poli e di vapore d’acqua un po’ ovunque al di fuori delle regioni polari.
Cesare Guaita:
laurea in Chimica con specializzazione in Chimica organica e Chimica macromolecolare. Esperto di Cosmochimica e Planetologia, ha pubblicato, su riviste divulgative e professionali, centinaia di articoli su questi temi, con particolare riferimento alle connessioni chimico-geologiche di una moltitudine di fenomeni planetari ed astrofisici. Collabora con giornali e riviste e reti televisive pubbliche e private. È Presidente e fondatore (anno 1974) del G.A.T., (Gruppo Astronomico Tradatese) e da oltre 25 anni è conferenziere del Planetario di Milano. È autore del libro L’esplorazione delle comete edito da Hoepli.