Argomento astronomico in gran voga nelle ultime settimane è il cosiddetto “allineamento planetario” di gennaio 2025. Ecco alcune informazioni per comprendere ciò che realmente si verificherà. Parola d’ordine: prospettiva.
Ogni terrestre sa, o dovrebbe sapere, che nel cielo che può osservare gratis ogni notte non ci sono solo la Luna e le stelle, ma a volte anche alcuni dei nostri compagni di viaggio attorno al Sole: gli altri pianeti. Non brillando di luce propria, i pianeti sono visibili di notte poiché riflettono più o meno bene la luce solare, esattamente come fa la Luna. Escludendo Plutone – riclassificato a pianeta nano nell’agosto del 2006 – e la Terra, naturalmente impossibile da osservare nel cielo dal momento che ci siamo sopra, i pianeti che possono transitare lassù sono: Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Di questi sette, Urano e Nettuno non sono visibili a occhio nudo (per la verità, Urano lo sarebbe, ma è molto difficile da individuare a causa della sua scarsissima luminosità), mentre gli altri cinque sì. Proprio come la Terra, anche gli altri pianeti si muovono attorno alla nostra stella descrivendo un’orbita ellittica. Ora, se potessimo osservare dall’esterno e “da sopra” il sistema solare, ci accorgeremmo che tutte le orbite risulterebbero all’incirca appoggiate su uno stesso piano, chiamato piano dell’eclittica. Per intenderci, è come se là fuori ci fosse un enorme tavolo, al centro del quale è posizionato il Sole e, alla giusta distanza da lui, i vari pianeti; non vedremmo quindi un pianeta sotto al tavolo o uno sopra, ma tutti poggerebbero idealmente proprio sul piano del tavolo. Si dice infatti che le orbite dei pianeti sono grosso modo complanari.
Rappresentazione grafica non in scala di ciò che vedremmo se adottassimo un punto di vista esterno al sistema solare. Credit: jpl.nasa.gov
Tutto cambia però dalla nostra prospettiva terrestre: noi siamo all’interno del sistema solare, non fuori, quindi vediamo gli altri pianeti muoversi nel nostro cielo percorrendo un’unica e comune orbita, l’eclittica appunto. Semplicemente, le orbite degli altri a noi appaiono sovrapposte, impacchettate una dietro l’altra. Ciò detto, parlare di “allineamento” è quanto meno improprio: è solo questione di prospettiva e di una visione apparentemente bidimensionale che ci mostra gli oggetti celesti come se fossero tutti alla medesima distanza da noi; in realtà, i pianeti non sono affatto disposti in fila uno accanto all’altro, ma appaiono schierati su una linea curva solo dal nostro punto di vista. Per non creare fraintendimenti, meglio quindi usare altri termini forse un po’ più pop come “parata” o “schieramento” anche se, inevitabilmente, evocano ancora il concetto di “fila”. È piuttosto frequente che, nell’arco di una notte, sia visibile un pianeta, ma generalmente si parla di schieramento quando ce ne sono tre o più nella medesima porzione di cielo, più o meno ampia. Questa eventualità, ovvero di trovare almeno tre pianeti dalla stessa parte rispetto al Sole, è un po’ più rara e quest’anno, con ben sei pianeti ciascuna, potrà essere osservata nelle sere tra il 21 e il 25 gennaio e in quelle attorno al 28 febbraio, ma ricordiamo che abbiamo già assistito a parate simili nel 2023 e nel 2024.
Visto che ormai ci siamo, ecco quindi come apparirà il cielo, meteo permettendo, la sera del 25 gennaio 2025: attorno alle 19:00 da Milano vedremo Marte basso a circa 31° sull’orizzonte in direzione ENE, Giove un po’ più alto a ESE a circa 58°, Urano (difficilissimo da osservare a occhio nudo) a SE a circa 62°, Nettuno (non visibile a occhio nudo) a SO a circa 27°, Venere a OSO a circa 23° e Saturno a circa 17°, anch’esso a OSO e prossimo al tramonto. Il grande assente sarà Mercurio, già sotto l’orizzonte occidentale poco dopo le 17. Nelle sere seguenti, sempre attorno alle 19:00, lo spettacolo si ripeterà pressoché analogo, salvo qualche leggera variazione di posizione dei pianeti che porterà a un progressivo aumento della distanza in cielo tra Venere e Saturno. Quest’ultimo, da metà febbraio, sarà via via più basso a occidente e sempre meno osservabile, rimanendo avvolto nelle luci del crepuscolo serale, fin quando, il giorno 28, scomparirà dalla nostra vista per lasciare il posto a Mercurio.
La disposizione dei pianeti nel cielo la sera del 25 gennaio 2025 vista da Milano alle ore 19:00. Credit: Stellarium.
Sebbene non ci sia nulla di realmente allineato e nessuna misteriosa influenza verrà esercitata dai pianeti sulle maree, le comete o le nostre vite, si tratta comunque di un bellissimo spettacolo celeste che vale la pena osservare con l’aiuto magari di un buon binocolo.