Urano rivoluziona attorno al Sole in 84 anni, con una caratteristica dinamica unica e stupefacente: il fatto di ruotare su sé stesso, in circa 17 ore, attorno a un asse inclinato di ben 98° rispetto al piano orbitale. Questo fa sì che Urano possegga stagioni violentissime e particolarissime, con i poli alternativamente illuminati e in ombra in estati ed inverni che durano ben 42 anni! Essendo il pianeta fondamentalmente composto da idrogeno, elio e metano, la sua spessa atmosfera polare reagisce in maniera a dir poco macroscopica a stagioni così prolungate, con fenomeni sconosciuti su qualunque altro pianeta. Urano possiede anche un suo campo magnetico che però, a differenza di tutti gli altri pianeti, non è parallelo all’asse di rotazione, ma disassato di ben 60°; questo produce fenomeni aurorali non sui poli, ma nella regione equatoriale. Questo disallineamento tra rotazione e magnetismo potrebbe essere l’indicazione di un impatto primordiale cataclismico che ‘capovolse ‘ letteralmente il pianeta, facendogli tra l’altro trascinare in questo processo i 27 satelliti noti, tutti complanari col piano equatoriale dello stesso Urano. La presenza di enigmatici e sottilissimi anelli e di alcuni piccoli satelliti di ghiaccio con chiari indizi di attività geologica potrebbero essere un retaggio della violenta storia passata del pianeta, secondo le prime ed uniche informazioni ravvicinate, acquisite dal Voyager 2 all’inizio del 1986.
Cesare Guaita:
laurea in Chimica con specializzazione in Chimica organica e Chimica macromolecolare. Esperto di Cosmochimica e Planetologia, ha pubblicato, su riviste divulgative e professionali, centinaia di articoli su questi temi, con particolare riferimento alle connessioni chimico-geologiche di una moltitudine di fenomeni planetari ed astrofisici. Collabora con giornali e riviste e reti televisive pubbliche e private. È Presidente e fondatore (anno 1974) del G.A.T., (Gruppo Astronomico Tradatese) e da oltre 25 anni è conferenziere del Planetario di Milano. È autore del libro L’esplorazione delle comete edito da Hoepli.