I meteoriti si dividono in tre grandi classi: aeroliti (meteoriti pietrose), sideriti (meteoriti ferrose) e sideroliti (meteoriti nelle quali la componente metallica e silicatica è comparabile). A loro volta, le aeroliti si dividono in condriti e acondriti. Mentre queste ultime hanno composizione basaltica piuttosto omogenea, le condriti sono caratterizzate dalla presenza, all’interno di una matrice silicatica, di sferule vetrose (condrule) di dimensioni millimetriche o sub-millimetriche composte da silicati di ferro e magnesio (olivina e pirosseno) prodotte da subitanea fusione del materiale protoplanetario primordiale. Tra le condriti sono straordinarie le carbonacee, cosiddette perché contengono misteriose inclusioni di materiale organico, ossia di molecole a base di carbonio, a volte di importanza eso-biologica. Al giorno d’oggi, lo strumento primario per lo studio dei meteoriti è il SEM, Microscopio Elettronico a Scansione. Si tratta di una specie di ‘astronave’ tecnologica che permette di fare viaggi davvero incredibili all’interno delle rocce cosmiche.
Cesare Guaita:
laurea in Chimica con specializzazione in Chimica organica e Chimica macromolecolare. Esperto di Cosmochimica e Planetologia, ha pubblicato, su riviste divulgative e professionali, centinaia di articoli su questi temi, con particolare riferimento alle connessioni chimico-geologiche di una moltitudine di fenomeni planetari ed astrofisici. Collabora con giornali e riviste e reti televisive pubbliche e private. È Presidente e fondatore (anno 1974) del G.A.T., (Gruppo Astronomico Tradatese) e da oltre 25 anni è conferenziere del Planetario di Milano. È autore del libro L’esplorazione delle comete edito da Hoepli.