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Partita la missione Europa Clipper!

Partita ieri la missione Europa Clipper della NASA. Il suo obiettivo sarà effettuare una ricognizione dettagliata di Europa, il quarto satellite naturale di Giove per dimensioni, per verificare se questa luna ghiacciata presenta condizioni adatte a ospitare vita extraterrestre.

di Andrea Castelli

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Credit: https://europa.nasa.gov.

Ieri, 14 ottobre 2024, un Falcon Heavy di SpaceX decollato dal Kennedy Space Center alle ore 18:06 italiane ha portato nello spazio la missione della NASA Europa Clipper, la prima progettata per studiare la luna gioviana Europa in modo esclusivo e approfondito. Inizialmente prevista in partenza il 10 ottobre scorso e rinviata a causa delle avverse condizioni meteorologiche, questa missione ha l’obiettivo di condurre un’indagine scientifica dettagliata su questo corpo celeste, poiché gli scienziati ipotizzano da tempo che abbia un oceano salato sotto la sua crosta ghiacciata che potrebbe contenere gli ingredienti necessari a sostenere forme di vita microbica. Se si escludono le sonde Pioneer 10 e 11 della NASA che hanno attraversato il sistema di Giove nei primi anni ’70 del secolo scorso, ciò che attualmente sappiamo su Europa lo dobbiamo principalmente alle osservazioni condotte alla fine di quel decennio dalla sonda Voyager 2 – che ha fornito le prime immagini abbastanza ravvicinate della luna così da permettere di rivelare una superficie liscia contrassegnata da fratture, creste e crepe, lasciando intendere che Europa potesse essere geologicamente attiva – e a quelle realizzate dalla sonda Galileo a metà degli anni ‘90, che hanno fornito immagini ancora più ravvicinate, trovando la prova più convincente in merito alla presenza di un oceano di acqua liquida sotto la crosta ghiacciata. C’è però ancora molto da scoprire e, oltre all’apporto scientifico della missione JUICE dell’ESA, partita il 14 aprile 2023, aspettiamo ansiosi i risultati di Europa Clipper, senz’altro una delle missioni più attese del 2024.
La sonda spaziale decollata ieri, dopo aver sfruttato la gravità di Marte per aumentare la sua velocità durante un passaggio ravvicinato nel febbraio 2025 e quella della Terra nel dicembre 2026, si inserirà in orbita attorno a Giove nel 2030 ed effettuerà circa 50 fly-by fino a 25 Km dalla superficie di Europa, sorvolandone una porzione diversa durante ogni passaggio per poter scansionare praticamente l’intera luna. I tre obiettivi scientifici principali della missione sono: determinare lo spessore del guscio ghiacciato e come l’oceano sottostante interagisce con la superficie; scoprire se c’è acqua liquida all’interno e sotto il guscio, stimarne le dimensioni, il grado di salinità e altre proprietà; prestare attenzione alle peculiari caratteristiche della superficie di questa luna, così da individuare eventuali segni di attività geologica recente, come placche di crosta in scivolamento o pennacchi di vapore acqueo che si elevano dalla superficie verso lo spazio. Infine, gli scienziati studieranno la composizione dell’oceano di Europa per comprendere se contiene gli ingredienti necessari a sviluppare e sostenere la vita. Un’esplorazione dettagliata consentirà ai ricercatori di capire meglio il potenziale astrobiologico ospitato in altri mondi potenzialmente abitabili. Infatti, oltre alla Terra, Europa è considerata uno degli ambienti abitabili più promettenti del nostro sistema solare. Sotto la sua superficie ghiacciata è molto probabile che si estenda un vastissimo oceano contenente più acqua di tutta quella presente negli oceani terrestri messi insieme; qui potrebbero esserci tutti gli ingredienti necessari per far nascere la vita come la conosciamo. Per raggiungere questi ambiziosi traguardi, Europa Clipper è equipaggiata di tutto punto, con ben 3,5 tonnellate di carico scientifico. Tra i nove strumenti a bordo, c’è un sistema di imaging (EIS) composto da una fotocamera grandangolare, derivata dalla LORRI della sonda New Horizons, e una ad angolo stretto operanti nel visibile; entrambe sono dotate di un sensore da otto megapixel per produrre immagini stereoscopiche e a colori con una risoluzione di 50 metri. C’è poi l’Europa Thermal Emission Imaging System (E-THEMIS), una termocamera a infrarossi impiegata per individuare le regioni più calde dove l’acqua liquida potrebbe essere vicina alla superficie o essere eruttata nello spazio da sfiati presenti sul suolo. Misurerà anche la consistenza del terreno per comprenderne le proprietà su piccola scala. Lo spettrografo ultravioletto Europa-UVS aiuterà invece a determinare la composizione dei gas atmosferici e dei materiali superficiali, mentre lo spettrometro nel vicino infrarosso MISE mapperà la composizione e la distribuzione di ghiacci, sali, sostanze organiche e i punti più caldi per arrivare a comprendere la storia geologica della luna e determinare se l’oceano di Europa è adatto o meno alla vita. Il magnetometro ECM studierà poi il campo magnetico di Europa e proverà a misurare la profondità e la salinità del suo oceano, oltre che lo spessore del guscio di ghiaccio. Infine, il radar a doppia frequenza REASON sarà in grado di penetrare il ghiaccio ed esplorare il freddo guscio della luna analizzandone la struttura e lo spessore. Studierà anche la topografia, la composizione e la rugosità della superficie.
La ricerca della vita fuori dal nostro pianeta è uno degli obiettivi principali della NASA. Se vogliamo davvero comprendere il nostro posto nell’Universo, dobbiamo scoprire se il nostro pianeta è l’unico luogo abitato. La vita extraterrestre potrebbe presentarsi in forme e modi inimmaginabili, ma conosciamo un insieme di condizioni in cui la vita prospera, ovvero quelle che offre il nostro pianeta. Possiamo quindi restringere drasticamente la ricerca cercando solo in luoghi che presentano queste condizioni: l’esistenza di una fonte di energia, la presenza di determinati composti chimici e temperature che consentono di avere acqua liquida. La luna ghiacciata di Giove, Europa, sembra essere proprio un posto ideale.

Per scoprire tutto su questa affascinante missione, qual è il modo migliore se non quello di ascoltare le parole di uno dei suoi protagonisti? A Dicembre Associazione LOfficina ospiterà presso il Civico Planetario di Milano il Dr. Stefano Campagnola, Mission Design Manager della missione Europa Clipper. Non perdetevi questo esclusivo appuntamento!

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