Il racconto del firmatario dello studio che ha portato alla scoperta del lago di acqua liquida su Marte
Marte è il nostro vicino nel sistema solare, e fin dalle prime osservazioni telescopiche ha suscitato curiosità ed eccitato l’immaginazione. Le prime sonde spaziali hanno però mostrato un mondo arido, gelido e apparentemente sterile. Nonostante ciò, sono numerosi i segni di un passato in cui vi erano fiumi, laghi e mari, scomparsi per la graduale perdita dell’atmosfera dovuta alla debole gravità. Il periodo di tempo per cui Marte è rimasto abitabile sembra essere simile a quello entro cui sono apparsi i primi microorganismi sulla Terra: è possibile che la vita sia nata anche su Marte? La recente scoperta di un lago sotto la calotta di ghiaccio al polo sud apre la possibilità che essa possa esistere ancora oggi.
Roberto Orosei:
Ricercatore presso l’Istituto di Radioastronomia dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e Professore a contratto per l’Università di Bologna. Laureato in astronomia e con un dottorato in ingegneria elettronica, ha lavorato presso l’Agenzia Spaziale Europea e l’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma. Si occupa della realizzazione e dell’analisi dati di sensori per sonde spaziali. Partecipa a diverse missioni di esplorazione planetaria della NASA e dell’Agenzia Spaziale Europea, ed è il “principal investigator” del radar italo-americano MARSIS a bordo della sonda europea Mars Express.