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13/07/2023 – DART: prima deviazione di un asteroide pericoloso

Nella notte del 27 settembre scorso la sonda DART è riuscita nell’impresa ‘impossibile’ di colpire e deviare il mini-satellite Dimorfo dell’asteroide binario Didimo. Un evento storico documentato dalla NASA in una memorabile diretta televisiva mondiale. DART (Double Asteroid Redirection Test, del costo di 325 milioni di dollari) venne lanciata il 23 novembre 2021 dalla base militare di Vandenberg, in California. A bordo c’era anche il mini-satellite italiano LICIACub, il cui compito era quello di riprendere da lontano lo scontro. L’impatto della DART contro Dimorfo è avvenuto alle ore 1:14 del 27 settembre 2022 alla velocità di circa 24.000 km/h. Incredibili immagini in avvicinamento hanno costituito un evento davvero unico dal punto di vista emozionale. Le immagini, riprese fino ad 1 secondo prima dell’impatto, dimostrano che Dimorfo non è un oggetto monolitico, ma un mucchio di sassi con la superficie disseminata da massi di ogni dimensione, senza traccia di polvere e senza evidenze di crateri da impatto. Gli effetti della collisione sono arrivate poco dopo grazie alle prime immagini che il mini-satellite LICIACube ha scattato automaticamente. La camera LUKE ha ripreso un’impressionante sequenza nella quale Dimorfo, appena dopo l’impatto, appare sorprendentemente circondato da decine di lunghi pennacchi di materiale in allontanamento dalla superficie: lo studio dell’estensione e della forma di questi pennacchi è stato molto utile per capire la compattezza ed anche la composizione della superficie dell’asteroide. Intanto, da Terra, telescopi ottici e radiotelescopi hanno ricontrollato il periodo orbitale del piccolo Dimorfo per verificare eventuali variazioni indotte dall’impatto con la DART. Sorprendente il risultato: il periodo è diminuito di ben 32 minuti, con un conseguente abbassamento dell’orbita di una cinquantina di metri. Un grande successo che costituisce l’inizio di una serie di azioni strategiche e fondamentali per salvaguardare la Terra da un futuro, eventuale oggetto spaziale in rotta di collisione. Toccherà comunque alla missione Hera dell’ESA scrutare da vicino tutto quanto è successo su Dimorfo, in particolare la dimensione del cratere scavato dalla DART e la struttura interna della mini-luna. Hera partirà nell’ottobre 2024 e si inserirà nel dicembre 2026 in una speciale ‘orbita’ attorno alla coppia Didimo-Dimorfo, con a bordo anche due mini-satelliti che scruteranno Dimorfo in ogni dettaglio.

Cesare Guaita:

laurea in Chimica con specializzazione in Chimica organica e Chimica macromolecolare. Esperto di Cosmochimica e Planetologia, ha pubblicato, su riviste divulgative e professionali, centinaia di articoli su questi temi, con particolare riferimento alle connessioni chimico-geologiche di una moltitudine di fenomeni planetari ed astrofisici. Collabora con giornali e riviste e reti televisive pubbliche e private. È Presidente e fondatore (anno 1974) del G.A.T., (Gruppo Astronomico Tradatese) e da oltre 25 anni è conferenziere del Planetario di Milano. È autore del libro L’esplorazione delle comete edito da Hoepli.

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