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Anche LOfficina aderisce al flash-mob #Scienza sul balcone.

Un progetto di scienza partecipata allo scopo di mappare l’inquinamento luminoso della nostra nazione.

di Alessia Cassetti

In questo periodo in cui gli italiani sono costretti a restare a casa per evitare la diffusione del contagio da Covid-19, numerosi flash-mob sono stati proposti per sentirsi più uniti contro questo comune nemico invisibile. Tra questi uno in particolare ha richiamato l’attenzione dell’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri: il fash-mob del 15 Marzo. Un’iniziativa in cui sono stati invitati tutti gli italiani a uscire sul proprio balcone con le luci degli smartphone accesi, allo scopo di illuminare il cielo notturno ed essere così fotografati dai satelliti. Peccato però che un satellite non riesce a osservare le debole luminosità delle luci dei cellulari e anche se ne fosse capace le numerose luci della città la sovrasterebbe. Particolare che non è sfuggito a Luca Perri sempre attento a trovare bufale e fakenews, che non manca mai di evidenziare e smontare non soltanto scrivendo libri, ma anche e soprattutto attraverso i social.
L’insolito flashmob ha però fatto nascere un’idea all’astrofisico Luca Perri, Alessandro Farini-ricercatore del CNR- e Luca Balletti -matematico e divulgatore scientifico-: “perché non dare nuovamente appuntamento a tutti gli italiani alla finestra o sul balcone di casa per misurare con lo smartphone la luminosità del cielo sopra la propria abitazione?”
Quello proposto è un esperimento di citzen science -scienza partecipata- che prevede il coinvolgimento dei cittadini o di scienziati non professionisti all’interno di un progetto di ricerca scientifica. Ma in particolare cosa ci stanno chiedendo di fare? Luca Perri lo ha spiegato nel dettaglio attraverso i suoi canali social.
“L’esperimento si chiama Scienza sul Balcone, e consiste nello scaricare una semplice app gratuita e misurare la luminosità del cielo della vostra zona sfruttando il sensore di luminosità del vostro smartphone. Siccome smontando la bufala della foto degli schermi dei cellulari visti dal satellite sono stato accusato di tradimento della Patria e di aver attentato al senso di unità nazionale, ho deciso di fare ammenda e rimediare. Ora però dovete partecipare!»

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Credit CNR-Consiglio Nazionale della Ricerca

Viene chiesto quindi agli italiani di darsi appuntamento sui balconi questa sera, lunedì 23 marzo, e le successive due serate del 24 e 25 marzo per contribuire a mappare l’inquinamento luminoso dell’Italia, considerata tra le nazioni con il territorio più inquinato dalle luci artificiali. L’eccessiva illuminazione artificiale delle città, oltre a compromettere la nostra visione del cielo notturno e quindi lo studio dell’universo, rappresenta anche un problema ambientale, economico, di sicurezza e salute pubblica. Questo esperimento potrebbe fornire dati utili per la ricerca.
Chi fosse interessato a partecipare all’esperimento dovrà quindi installare sul proprio smartphone l’applicazione gratuita, spegnere le luci, affacciarsi sul balcone e avviare l’app orientando lo schermo verso la luce artificiale più intensa nei pressi della propria abitazione. Apparirà un numero che rappresenta la misura effettuata, va annotato su un foglio e riportato sul sito del progetto. Il modo migliore per partecipare è eseguire la misurazione tutte e tre le sere proposte e trascrivere le misurazioni nell’apposito form entro giovedì 26 marzo. Una bellissima occasione per essere tutti uniti nel nome della scienza, a cui Associazione LOfficina non poteva certamente non aderire.

Ulteriori informazioni, istruzioni per scaricare l’app e il modo per mandare i dati li trovate sul sito del CNR  ente proponente dell’iniziativa insieme a Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico

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