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Occhi puntati su Marte: in arrivo Emirati Arabi, Cina e USA

Hope, Tianwen-1 e Perseverance sempre più vicine al Pianeta Rosso!

di Alessia Cassetti

Oggi 9 Febbraio, la sonda “Hope” degli Emirati Arabi raggiungerà l’orbita di Marte.
Se la missione spaziale avrà successo, gli Emirati Arabi diventeranno la quinta nazione a raggiungere il pianeta rosso.
Dopo essere partita dal Giappone lo scorso luglio, la missione Hope, alle 16:30 ora italiana di oggi 9 Febbraio, affronterà una manovra piuttosto complessa: dovrà rallentare la sua velocità di crociera, accendendo i suoi sei propulsori, per ben 27 minuti. Lo scopo è quello di entrare correttamente nell’orbita di Marte, con solo il 50 % di probabilità di riuscita.
Se andrà tutto a buon fine, sono in programma festeggiamenti che culmineranno con un grande spettacolo presso la Burj Khalifa di Dubai, la torre più alta del mondo.

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La Missione degli Emirati Arabi

Hope è un orbiter che per almeno un anno marziano (circa due anni terrestri) studierà il clima e la meteorologia del pianeta rosso, iniziando a trasmettere informazioni alla Terra nel settembre 2021.
Ma, non è soltanto questo lo scopo della missione, infatti, c’è anche l’intento di ispirare i giovani arabi. Il progetto sta dando già i primi frutti, con l’istituzione di cinque nuovi corsi di laurea in materie scientifiche e un crescente entusiasmo per lo spazio da parte dei bambini.
Hope non costituisce un’iniziativa isolata, ma vuole essere uno dei traguardi del programma Mars 2117, avviato dagli Emirati Arabi circa tre anni fa, con l’ambizioso fine di stabilire un insediamento umano su Marte nell’arco di 100 anni.

Hope è la prima di tre navicelle che questo mese arriveranno attorno o sul pianeta rosso. Infatti, già per domani 10 Febbraio è previsto anche l’arrivo della missione cinese Tianwen 1.
Partita il 23 Luglio 2020, a bordo di un razzo Long March 5 dal Wenchang Space Launch Center, la sonda cinese Tianwen 1 è ormai vicinissima al pianeta. Ha già inviato la sua prima immagine di Marte.

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Prima foto di Marte scattata dalla Tianwe-1. Credits: China National Space Administration

Per inserirsi nell’orbita desiderata e assicurarsi di essere catturata dalla gravità marziana, la sonda effettuerà un’operazione di “frenata”, così da ridurre la sua velocità.
L’ingresso della sonda in un’orbita stabile costituisce solo il primo traguardo della missione: l’obbiettivo più ambizioso di Tianwen 1 è infatti quello di far atterrare sulla superficie del pianeta un lander, dal quale a sua volta dovrà sbarcare un rover, con il compito di raccogliere informazioni a scopo scientifico. Questa speciale operazione non è prevista nell’immediato, ma solo verso il mese di maggio 2021.
Gli obiettivi della missione cinese sono molteplici: studiare l’atmosfera del pianeta, analizzare la composizione chimica e la geologia del suolo e del sottosuolo marziani, produrre mappe ad alta risoluzione della sua superficie, ma soprattutto cercare eventuali prove dell’esistenza passata o attuale di forme di vita.

A chiudere la parata sarà la missione Nasa Mars 2020 con il rover Perseverance, che si appoggerà sul suolo marziano il 18 febbraio, alle 21:55 ore italiane.

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Mars 2020. Atterraggio Perseverance. Credits: Nasa

Dopo 7 mesi di viaggio, Perseverance si poserà nel cratere Jezero, un antico bacino d’acqua ampio 45 chilometri, ritenuto il luogo ideale per indagare la possibilità che in un remoto passato vi fossero forme di vita microbica. Parallelamente studierà la geologia e il clima marziano e sperimenterà nuove tecnologie. Infatti, a bordo sono presenti alcuni dispositivi dimostrativi le cui tecnologie sono state ideate nella prospettiva della futura esplorazione umana di Marte.
Tra questi vi è Moxie (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment),
un dispositivo vitale per i futuri esploratori umani: produrre in loco ossigeno per la respirazione e per i propellenti dei lanciatori per il viaggio di ritorno.
Perseverance rappresenta il primo passo di una missione, il cui obiettivo è quello di riportare a Terra campioni di suolo marziano. Infatti, il rover ha anche il compito di raccogliere e conservare il prezioso materiale in speciali provette in grado di resistere non solo alle avversità della superficie marziana, dove Perseverance le depositerà una volta riempite, ma anche al viaggio di ritorno sulla Terra. Da lì una futura missione targata Nasa ed Esa si occuperà di recuperarli e consegnarli al nostro pianeta. Si tratta del programma MRS (Mars Sample Return).
Inoltre, insieme a Perseverante ci sarà Ingenuity, un piccolo elicottero con l’arduo compito di dare vita al primo test di volo su un altro pianeta.
Una missione davvero ambiziosa, con straordinari obiettivi scientifici!

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