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    25 Ottobre 2024
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LOfficina dal 1 luglio 2016 è la nuova associazione che gestisce, progetta e propone le attività pubbliche e scolastiche del Planetario di Milano.

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Il 4 ottobre 1957 alle 23.00, ora italiana, Radio Il 4 ottobre 1957 alle 23.00, ora italiana, Radio Mosca annunciava a tutto il mondo che l’Unione Sovietica aveva lanciato dal cosmodromo di Baikonur il primo satellite artificiale nello spazio: lo Sputnik 1. Sputnik 1, in russo “compagno di viaggio”, era una sfera cromata di circa 80 kg e 58 cm di diametro dotata di 4 lunghe antenne che avevano lo scopo di trasmettere segnali radio ricevibili da qualsiasi apparecchio radiofonico sulla Terra. Il celebre “beep beep” dello Sputnik, infatti, venne ascoltato da radioamatori di tutto il mondo. Il successo della missione diede l’avvio all'era della conquista dello spazio e generò profonde conseguenze, portando nuovi sviluppi in campo politico, militare, tecnologico e scientifico. Anche la fantasia della cultura popolare fu fortemente influenzata dal lancio del satellite che divenne protagonista di episodi di show televisivi di fantascienza come Star Trek, di canzoni e di opere d'arte. Ancora in anni recenti il cantante italiano Luca Carboni ha dedicato il suo album a Sputnik 1, raccontando di quanto rimase affascinato da bambino, al tempo della Guerra Fredda, dalla storia di quel satellite dalla forma inusuale rotondo come un pallone o un disco. . . #Sputnik1 #sputnik #4ottobre1957 #russia #unionesovietica #beepbeep #radiomosca
ABBIAMO UN NUOVO VICINO DI CASA.. A "soli" 6 anni ABBIAMO UN NUOVO VICINO DI CASA.. A "soli" 6 anni luce da noi, in orbita attorno alla stella di Barnard, una debole nana rossa nella costellazione di Ofiuco, è stato scoperto un esopianeta con una massa più o meno la metà di quella di Venere. La scoperta, annunciata ieri sulla rivista "Astronomy & Astrophysics", è il frutto di osservazioni condotte nel corso degli ultimi cinque anni con il Very Large Telescope dell'ESO, in Cile. Barnard b, questo il nome del nuovo esopianeta, orbita vicinissimo alla sua stella, al punto tale che il suo anno corrisponde a soli 3,15 giorni terrestri. . . #lofficina #barnard #planet #earth #pianeta #esopianeta #eso #lofficinadelplanetario #planetario #milano Crediti immagine: ESO/M. Kornmesser
La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS inizia a da La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS inizia a dare spettacolo... soprattutto se si ha il privilegio di osservarla nell'emisfero australe e in un cielo buio come quello della Namibia, dove LOfficina si trova ora in viaggio. Ecco qualche immagine amatoriale solo per fissare nella memoria l'emozione che si prova nell'osservare un oggetto simile nel cielo profondo di un luogo selvaggio, tra distese di sabbia e con un orizzonte sconfinato. In Italia per osservare la cometa nel cielo serale e non del mattino, dovremo attendere il 9 di ottobre. Ricordiamo che il picco di luminosità è previsto per il 14 ottobre. Se anche voi vi state appassionando a questo astro chiomato e volete saperne di più, giovedì sera alle ore 21.00 Cesare Guaita aprirà la sua conferenza su Marte "DA SCHIAPARELLI ALLE SONDE VIKING", divagando per un breve momento su questo eccezionale passaggio fornendoci informazioni e curiosità sulla cometa. Foto credits ©Andrea Malvestiti. #cometa #TsuchinshanATLAS #lofficina #comete #cielo #Namibia #volaconlofficina #cheviaggio #icielidellanamibia #cometatsuchinsan #atlas
ASTRO CHIOMATO NEL CIELO! Si chiama C/2023 A3 Tsuc ASTRO CHIOMATO NEL CIELO! Si chiama C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS e, al momento, la cometa è nel cielo dell'alba. Promette di diventare particolarmente luminosa, probabilmente addirittura spettacolare, motivo per cui il Dott. Cesare Guaita (esperto nell'ambito delle comete) le dedicherà uno spazio speciale al Planetario di Milano la sera di giovedì 3 ottobre, durante il suo approfondimento "MARTE, DA SCHIAPARELLI ALLE SONDE VIKING" La cometa Tsuchinshan-ATLAS è sopravvissuta al passaggio ravvicinato intorno al Sole pochi giorni fa (27 settembre). Tra un paio di settimane, se saremo fortunati, si potrà vedere ad occhio nudo nel cielo serale. Infatti, dal giorno 9 ottobre la cometa si vedrà appena dopo il tramonto. Il 12 ottobre la C/2023 A3 sarà alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 71 milioni di km. Raggiungerà il picco di visibilità intorno al giorno 14 per poi indebolirsi rapidamente. È una cometa non semplice da osservare per la sua posizione bassa sull'orizzonte e vicina al sole; per tale motivo si consiglia di scegliere un luogo di osservazione lontano dall'inquinamento luminoso e che offra l’orizzonte occidentale libero da ostacoli. L’osservazione potrà essere condotta a occhio nudo, meglio con un binocolo. Ulteriori informazioni e consigli saranno dati dal Dott. Cesare Guaita giovedì sera alle ore.21.00. Vi aspettiamo! . . #lofficinadelplanetario #planetario #cometa #comet #TsuchinshanATLAS Crediti immagine: theskylive.com
Oggi alle 14.43 ora italiana, l'#equinozio sancirà l'inizio dell'autunno astronomico. Da domani fino al solstizio d'inverno le ore di luce andranno progressivamente diminuendo a vantaggio di quelle di buio: inizia la stagione più amata dagli astronomi! Qualche curiosità: ⭐ Perché l'equinozio è a un'ora precisa? Perché definisce quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell'equatore e i raggi solari arrivano perpendicolari al nostro asse di rotazione. ⭐ Nel giorno dell'equinozio il Sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest (chi viene in planetario sa che non è sempre così!). ⭐ I giorni vicino agli equinozi sono anche quelli in cui c'è la maggiore variazione quotidiana della durata del dì, cioè delle ore di luce: perderemo circa 3 minuti di luce al giorno, distribuiti tra la levata sempre più ritardata del Sole all'alba e il suo tramonto sempre più anticipato. 🌍☀️🍂 . . #lofficinadelplanetario #autunno🍁 #inizialautunno #equinox #autumn #autunnoamilano #22settembre #autumnstarts #lofficinadelplanetariomilano
POLARIS DAWN IN VIAGGIO! Dopo diversi rinvii la mi POLARIS DAWN IN VIAGGIO! Dopo diversi rinvii la missione Polaris Dawn è partita ieri con un razzo Falcon 9 alle 11,23 italiane dalla piattaforma 39A del Kennedy Space Center in Florida. La data originale di partenza era il 26 agosto 2024, slittata però di giorno in giorno per problemi tecnici e condizioni meteo avverse. Al comando della Crew Dragon c'è il miliardario Jared Isaacman, finanziatore del programma Polaris. Insieme a lui il pilota Scott Poteet e le specialiste di missione Sarah Gillis e Anna Menon. La missione durerà circa 5 giorni con diversi obiettivi da perseguire: arrivare a 1400 chilometri dal suolo (traguardo già superato qualche ora fa), distanza che nessun essere umano raggiungeva da più di 50 anni, dai tempi delle missioni lunari #Apollo, compiere numerosi esperimenti scientifici e soprattutto passare attraverso le famose fasce di Van Allen. Infine, il giorno 12 settembre verrà effettuata la prima attività extraveicolare eseguita da un privato . L'equipaggio indosserà e testerà le nuove tute spaziali disegnate dall'azienda di Elon Musk. . . Crediti immagini: SpaceX #polarisdawn #spacex #elonmusk #lofficina #space #spazio #CrewDragon
⚠️⚠️⚠️ATTENZIONE! ATTENZIONE! ⚠️⚠️⚠️ Abbiamo aperto le prenotazioni degli spettacoli in Planetario dedicati alle scuole per l'anno scolastico 2024/2025. Per conoscere la disponibilità o prenotare visitate il nostro sito prenotazioni www.prenotazioni.lofficina.eu o scrivete a prenotazioni@lofficina.eu Vi aspettiamo numerosi! . . #scuola #backtoschool #annoscolastico #scuolemedie #scuolesuperiori #scuoleelementari #scuolaprimaria #planetario #civicoplanetariomilano #planetariodimilanomultilingua
Katherine Johnson (26 agosto 1918 - 2020) oggi avr Katherine Johnson (26 agosto 1918 - 2020) oggi avrebbe compiuto 106 anni. Considerata più affidabile di un computer, fu lei a calcolare come lanciare un veicolo spaziale nell’orbita della Luna. Parte del team della NASA, non solo ha contribuito ai programmi Apollo, ma anche allo Space Shuttle e alle prime missioni su Marte. La sua vita incredibile ha ispirato il film Il diritto di contare. Il lungometraggio non solo racconta la storia di Katherine, ma anche di Mary Jackson e Dorothy Vaughan, le tre scienziate afroamericane che per molto tempo videro sminuito il loro decisivo contributo alla conquista della luna. Nell'America degli anni '50 non era facile essere una donna e a se in aggiunta avevi la pelle di colore era anche peggio. Eppure Katherine Johnson, che rientrava in entrambe le categorie, non solo ce l'ha fatta, ma è anche riuscita a lasciare una traccia indelebile nella storia del progresso umano. "Ho contato tutto. Ho contato i gradini per la strada, i gradini per la chiesa, il numero di piatti e posate che ho lavato... tutto ciò che poteva essere contato, l'ho fatto." "I counted everything. I counted the steps to the road, the steps up to church, the number of dishes and silverware I washed... anything that could be counted, I did." Da Katherine Johnson: The Girl Who Loved to Count, nasa.gov, 24 novembre 2015. . . #KatherineJohnson #katherinejohnsonnasa #ricorrenza #hiddenfigures #hiddenfiguresmovie #ildirittodicontare #cinema #NASA
Praga, 24 agosto 2006. Durante la penultima giorna Praga, 24 agosto 2006. Durante la penultima giornata della XXVI Assemblea Generale dell'Unione Astronomica Internazionale (UAI), si decise di dare un nuovo volto al sistema solare: non più nove, ma otto pianeti. Quel giorno, infatti, le storiche risoluzioni B5 e B6 privarono Plutone, dopo 76 anni dalla sua scoperta, del rango di pianeta. Un contentino però venne dato a quel mondo strano, perché la B6 gli conferì il titolo di capostipite di una nuova famiglia, istituita proprio in quell'occasione: quella dei "pianeti nani". Si trattò quindi di declassamento o riclassificazione? Forse di nessuno dei due, poiché, a ben vedere, prima dell'istituzione della B5 non esisteva una definizione rigorosa di pianeta. Comunque sia, questa "manovra classificatoria" non proprio ineccepibile e cortese - che tutt'ora non trova unanime consenso nel mondo scientifico - qualche senso di colpa ce lo fece venire. Il 14 luglio 2015 la sonda spaziale New Horizons della NASA, partita dalla Terra quando Plutone era ancora considerato un pianeta, sorvolò per la prima volta nella storia quel mondo lontano e ghiacciato e scoprì che... nonostante tutto lui, per noi umani, un cuore l'aveva ancora. Quella vasta pianura larga circa 2400 Km dalla curiosa forma di cuore oggi si chiama "Tombaugh Regio", in onore dell'astronomo statunitense Clyde Tombaugh, lo scopritore di Plutone. . . #plutone #pluton #pianeti #nasa #pluton
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