NGC 6334 - INFRARED VIEW OF THE CAT’S PAW NEBULA

NGC 6334 - INFRARED VIEW OF THE CAT’S PAW NEBULA

NGC 6334 – INFRARED VIEW OF THE CAT’S PAW NEBULA
VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy)

SOGGETTO: NGC 6334 è una vasta nebulosa a emissione e un’importante regione di formazione stellare situata nella costellazione dello Scorpione. Conosciuta anche con il nome popolare di Nebulosa Zampa di Gatto, fu identificata per la prima volta dall’astronomo britannico John Herschel il 7 giugno 1837, durante osservazioni effettuate dal Capo di Buona Speranza. La nebulosa si colloca nel braccio Carena-Sagittario della nostra galassia, la Via Lattea, a una distanza stimata di circa 5500 anni luce dal sistema solare. Si tratta di una struttura filamentosa di grande estensione e massa che si sviluppa per circa 320 anni luce. Nella banda visibile dello spettro elettromagnetico, NGC 6334 mostra una predominanza di emissioni rosse, originate dall’idrogeno ionizzato, e blu, attribuibili all’ossigeno. Tuttavia, la nebulosa è in gran parte oscurata da fitti addensamenti di polvere interstellare, alcuni dei quali raggiungono masse fino a 3000 masse solari. La formazione stellare è un fenomeno diffuso all’interno della nube, anche se molte delle regioni attive sono occultate e osservabili solo in infrarosso e onde radio. Almeno quattro aree sono evolute in regioni H II, tipiche di ambienti in cui giovani stelle massive ionizzano il gas circostante. Inoltre, l’individuazione di sorgenti di raggi X ha permesso di identificare dieci distinti ammassi che testimoniano un’intensa attività di genesi stellare.

ARTISTA: VISTA, acronimo di Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy, è un telescopio situato presso l’Osservatorio dell’ESO (European Southern Observatory) al Cerro Paranal, in Cile. Progettato per operare nelle lunghezze d’onda del vicino infrarosso, VISTA è il più grande telescopio al mondo dedicato a survey astronomiche, ovvero indagini e ricerche sistematiche di una porzione specifica del cielo o di un tipo particolare di oggetti celesti. Grazie al suo ampio specchio, al vasto campo visivo e a rivelatori estremamente sensibili, il telescopio offre una nuova prospettiva del cielo australe. La struttura è posizionata su una cima adiacente a quella che ospita il Very Large Telescope (VLT), beneficiando così delle medesime eccellenti condizioni osservative. Il diametro dello specchio primario di VISTA è di 4,1 metri. Lo strumento principale è VIRCAM, una grande fotocamera digitale da 67 megapixel e dal peso di tre tonnellate, dotata di 16 avanzati rivelatori sensibili alle lunghezze d’onda infrarosse. Il tempo di osservazione disponibile su VISTA è principalmente dedicato alla realizzazione di mappe sistematiche del cielo: sei grandi survey costituiscono infatti la maggior parte del programma operativo del telescopio. Alcune di queste indagini monitorano estese porzioni di cielo per lunghi periodi alla ricerca di oggetti molto deboli, mentre altre coprono interamente il cielo australe. I dati raccolti stanno generando ampi archivi che supporteranno numerosi progetti di ricerca astronomica, spaziando dallo studio di piccoli corpi del sistema solare fino a indagini cosmologiche sulla materia oscura e l’energia oscura. All’interno della nostra galassia, VISTA ha permesso la scoperta di numerosi nuovi oggetti e sta contribuendo a testare ipotesi riguardanti la natura della materia oscura. Grazie ai dati raccolti, gli astronomi potranno realizzare una mappa tridimensionale che coprirà circa il 5% dell’Universo osservabile. A distanze maggiori, VISTA si dimostra uno strumento fondamentale per l’individuazione di quasar remoti e per lo studio dell’evoluzione di galassie e ammassi di galassie.

INFORMAZIONI SULLA FOTO: NGC 6334 è una delle più attive nursery di stelle massicce della nostra galassia. Al suo interno si formano stelle con masse fino a dieci volte superiori a quella del Sole, la maggior parte delle quali è nata negli ultimi milioni di anni. L’immagine è stata ottenuta sommando riprese eseguite utilizzando filtri Y (vicino infrarosso a 1020 nm), J (vicino infrarosso a 1220 nm) e Ks (vicino infrarosso a 2190 nm), rappresentati rispettivamente dai colori blu, verde e rosso. Per ciascun filtro è stato utilizzato un tempo di esposizione di cinque minuti. Il campo visivo dell’immagine copre circa un grado, corrispondente alla porzione di cielo occupata da due lune piene affiancate.

CURIOSITÀ: ogni foto realizzata da VISTA copre una porzione di cielo ampia circa dieci volte quella occupata dalla Luna piena. Grazie alla sua straordinaria sensibilità, quaranta volte superiore a quella ottenuta con le precedenti survey in infrarosso, sarà possibile esplorare l’intero emisfero celeste meridionale con un dettaglio mai raggiunto prima. Questo avanzamento tecnologico, paragonabile al passaggio dalla semplice osservazione a occhio nudo al rivoluzionario cannocchiale di Galileo, permetterà la scoperta di numerosi oggetti finora sconosciuti e la realizzazione di cataloghi astronomici molto più completi, in particolare per corpi celesti rari ed esotici nel cielo del sud.

Data di rilascio: 21 aprile 2010
Con “data di rilascio” si intende il momento in cui un’immagine astronomica viene resa pubblica, ovvero quando diventa disponibile sui siti ufficiali per la visualizzazione e la distribuzione.

Image credit: ESO/J. Emerson/VISTA, Acknowledgment: Cambridge Astronomical Survey Unit