A cura di Anna Lombardi
Nel 2016 tutto il mondo ha celebrato il 400esimo anniversario della morte di William Shakespeare. Il poeta visse negli stessi anni in cui l’astronomia fu soggetta ad una straordinaria rivoluzione, lavorando in un Paese che era divenuto simbolo di tolleranza per coloro che, come Bruno, erano perseguitati per le proprie tesi. Alla sua stessa corte inglese si trovavano T. Harriot, J. Dee, T. Digges, e quella che fu chiamata la School of Night. Ma quale astronomia troviamo nelle opere di Shakespeare? Ed è possibile trovare un po’ di Shakespeare nell’astronomia? La serata vuole ricostruire il contesto scientifico e astronomico in cui Shakespeare produsse le sue opere immortali, commentare alcuni passi significativi che fanno riferimento ad eventi o concetti astronomici, sorprenderci con alcune suggestive ipotesi avanzate dagli studiosi del Bardo.
Anna Maria Lombardi ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica lavorando sulle radici della meccanica quantistica. Si è occupata di Keplero, di storia dell’astronomia e di storia del nucleare civile in Italia. Autrice di numerose pubblicazioni sulla storia della scienza, collabora con il Planetario dal 2003.
Se sei interessato ad avere ulteriori informazioni in merito a questo evento contattaci al 02/88463340.
- Giovedì 22 dicembre 2016
- ore 21.00
- Anna Lombardi
- Biglietto intero € 5,00 – Biglietto ridotto € 3,00
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La cassa apre 30 minuti prima.