A cura di Silvia Motta
Maya: i signori del tempo
I Maya, un’antica civiltà sviluppatasi nel territorio che comprende la penisola dello Yucatán in Messico, l’intero Guatemala, Belize, la parte occidentale del Salvador e dell’Honduras, furono grandi osservatori del cielo e abili astronomi. Primo interesse degli astronomi Maya era il passaggio del Sole allo zenit locale, evento possibile poiché questa area geografica è posta all’interno della fascia di latitudine che si stende tra i due tropici. Grande importanza venne attribuita allo studio dei cicli di Marte e di Venere, il pianeta più venerato e temuto che rappresentava uno dei loro déi più importanti, il dio Kukulkan. Dedicarono grande attenzione allo studio del ciclo sinodico e siderale lunare, alle eclissi; la Via Lattea era oggetto di forte venerazione e veniva chiamata “Albero del Mondo”. La “Misura del tempo” e il ripetersi dei fenomeni astronomici avevano assunto presso i Maya un significato talmente importante che i loro sistema calendariale molto elaborato, ad uso civile, religioso e agricolo, formato da tre calendari, era esclusivamente basato sui fenomeni celesti , come riportato sul “Dresden Codex”, uno dei pochi documenti a noi pervenuti. Verso il 900 d.C., le città cominciarono a spopolarsi e vennero abbandonate; la fitta giungla se ne impadronì e le avviluppò, fino a farle cadere nell’oblio. La loro scomparsa è attestata dalle ultime date delle steli: Copán fu abbandonata intorno all’800; l’ultima stele di Tikal risale all’anno 869 d.C. Solo nel XIX secolo gli archeologi svilupparono interesse per questo popolo e iniziarono le spedizioni, ma gran parte del tesoro archeologico resta ancora da scoprire. Il declino della civiltà Maya rimane un vero e proprio mistero e la loro scomparsa è ancora oggi un tema affascinante e insoluto.
Silvia Motta, si laurea in Fisica, indirizzo Astrofisica e Astronomia, presso l’Università Statale di Milano. Collabora con l’Università statale, Facoltà di Fisica, Dipartimento di Astrofisica sulla preparazione di un database e un catalogo stellare ( CADARS), in collaborazione con la NASA. Membro della S.I.A. ( Società Italiana di Archeoastronomia) dal 2002, di cui è anche tesoriere, della S.A.It, Società Astronomica Italiana, dal 2007 a tutt’oggi collabora con l’ Osservatorio Astronomico di Brera, afferente all’I.N.A.F. ( Istituto Nazionale di Astrofisica) su studi archeoastronomici di civiltà mesoamericane. Appassionata di storia, archeologia e astronomia delle civiltà del Messico(Maya) e del Perù(Inca), dove spesso si reca, tiene conferenze in Italia e in Europa sia di archeoastronomia precolombiana che di studi astronomici inerenti le edificazioni effettuate dall’Ordine Militare dei Cavalieri Templari.
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- Giovedì 15 Giugno 2017
- ore 21.00
- Silvia Motta
- Biglietto intero € 5,00 – Biglietto ridotto € 3,00
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